domenica 12 settembre 2010

Racconti di vacanze.... (1)


Vorrei cominciare una serie di post per raccontare della piccola ma intensa vacanza che ho fatto una settimana fa... Quindi... buona lettura!

Lunedi’ 30 Agosto

Mi sveglio, in ritardo.

Ho l’autobus alle 9 e sono le 7 e un quarto e devo ancora preparare la mia valigia!!

Allora butto dentro un numero di cose alla pseudo-rinfusa.

Sportive soprattutto, qualche vestito da spiaggia.

Il tutto in tempo record, e inclusa una colazione al volo con il mio solito waffle con marmellata di albicocca e lamponi e uno stop al DuaneReade di Port Authority, riesco comunque ad essere in coda per il bus con un quarto d’ora d’anticipo. In realta’ la coda non e’ poi cosi’ lunga, siamo diretti in una serie di paesini tra Connecticut e Massachusetts, con destinazione finale Providence. Sembra che non molta gente abbia scelto questa destinazione per questo lunedi' mattina di fine agosto alle nove.. L’autobus e’ semivuoto. Mi accoccolo vicino all’uscita di emergenza e mi appresto a godermi il viaggio… Finalmente questa settimana per me, che aspettavo da tanto tempo.

Adoro la sensazione del viaggio.

Il cielo e’ di una limpidezza cristallina, il verde dei posti che attraverso riluce in modo abbagliante. Mi sorprendo di ogni colore. Man mano che ci inoltriamo nella campagna ci fermiamo in tutta una serie di paesini il cui nome finisce in “..bury” (o era "shire"??)… me ne ricordassi uno! Io comunque sono diretta a Lenox, Massachusetts. E piu’ precisamente a Kripalu, un posto immerso nel verde che e’ attualmente una sorta di ritiro "yoga", tra i piu' grandi del mondo.

Mi voglio rifugiare in questo posto per tre o quattro giorni, e non so bene cosa aspettarmi in realta’. Non pratico yoga da moltissimo e in realta’ non l’ho mai fatto seriamente, ma qualcosa in questo posto mi chiama, mi attira.. e sono curiosissima di quello che mi dara’.

Arrivo in quell di Lenox all’una del pomeriggio, il sole e’ luminosissimo e il paesino sembra finto da quanto sono nitidi e perfetti i contorni delle casette che lo popolano. Un’automobile mi viene a prendere e mi porta in questa comunita’ immersa nelle colline del Berkshire sulle sponde di un piccolo lago.

Faccio un rapido check-in… Appena entrata comincio a vedere persone che passeggiano, come mi immaginavo, vestiti comodi, volti rilassati, e davvero, ogni tipo di persona.. Giovani, anziani.. Molte donne, credo la maggioranza.. alcuni sembrano perfettamente a loro agio, alcuni, forse appena arrivati come me, si guardano intorno un pochino sperduti..

Il mio lettino nel dormitorio non e’ ancora pronto.

Cosi’ decido di lasciare un attimo il bagaglio e di cominciare a esplorare i dintorni.

Il palazzo, a dire il vero, me lo immaginavo diverso. E' massiccio e impersonale, non so perche’ mi aspettavo qualcosa di piu “cottage-style”… Da li’ a poco scopriro’ che la mansione e’ andata gia’ a fuoco un paio di volte in passato, e quando a un certo punto della sua storia e’ stata acquisita dai Gesuiti, questi hanno deciso di ricostruirla in modo solido e resistente... e il piu possibile ignifugo. E proprio della semplicita’ austera dei gesuiti che trasuda questo posto. Almeno nella sua muratura. Per il resto e’ circondato da una meraviglia di natura verdeggiante che si affaccia sul lago. E’ meta' pomeriggio, gli ospiti sono nel pieno delle loro attivita’, e si respira gia’ un’atmosfera di pace, tranquillita', e movimento al tempo stesso. Scendo per il pendio della collina e trovo un minuscolo gazebo che sembra uscito da un dipinto… mi siedo all’ombra di questa meraviglia… alle mie spalle un piccolo labirinto di siepi, un luogo dover poter camminare perdendosi e cosi’ poter lasciare vagare i pensieri…

Leggo un po’ i programmi che mi hanno dato, le attivita’ a cui posso partecipare, e mi sembra gia’ che mi interessi tutto, vedo le mie giornate una piu’ piena dell’altra e vibro letteralmente di entusiasmo…

Quando e’ passato tempo sufficiente vado a sistemarmi nella mia stanza… ci sono quattro letti a castello e mi assicuro uno in basso vicino alla finestra… per ora la stanza e’ semivuota ma non tardera’ a popolarsi. Mi cambio, indosso finalmente tutta e maglietta comode, e sono in tempo per partecipare alla lezione di Yoga delle 4.15. Si puo’ scegliere tra Gentle, Moderate or Vigorous… e vista la mia lunga assenza dal tappetino opto senza indugi sulla prima opzione.. La classe si tiene in una stanza grandissima, dal soffitto ampio e luminosissimo… siamo molti. In fondo alla stanza la statua di Krishna. Mi rendo conto che non conosco ancora molto questa cultura ma ne sono estremamente affascinata.

L’istruttrice ha una voce calda e calma.. ci guida attraverso una serie di pose semplici che seguono armoniosamente la respirazione, e termina con una mezz’ora di rilassamento guidato dalle sue parole morbide.. io quasi mi addormento.

Finita la lezione mi avvicino per la prima volta alla mensa.. un buffet di delizioso cibo prevalentemente vegetariano ma con una varieta’ fantastica. Adoro tutto!

Preparo il mio vassoio e mi sposto a mangiare in giardino, sono solo le sei e mezza.. La giornata e’ splendida.

Alterno il mangiare scrivendo i miei pensieri su un piccolo quaderno rosa che porto sempre con me..Ho bisogno di fermare queste sensazioni, di sentire cosa mi dice questo posto.. scrivo anche tutto quello che sto mangiando, e’ troppo bello! Non lo voglio dimenticare.

Chiacchiero anche un pochino con tre ragazze che scopro essere qui per un corso su un tipo particolare di Yoga che si chiama ‘forrest’. Non ho idea di cosa si tratti di preciso, ma a quanto pare hanno una routine piuttosto intensa… Noto questo particolare: c’e’ tanta gente intorno a me, in qualche modo si percepisce il bisogno di solitudine e introspezione ma allo stesso tempo ti senti parte di qualcosa di comune. Scambi qualche parola, ma la gente in qualche modo avverte il tuo bisogno e non invade troppo il tuo spazio. Mi piace questa sensazione. E' come essere soli ma non 'sentirsi' soli.. e permette di assaporare la solitudine in un modo piu pieno.

Alle sette e mezza comincia una sessione di percussioni… “Drum circle”.C’e’ cerchio di sedie e davanti a ciascuna uno ‘jambe’.. in mezzo al cerchio un ragazzo dal viso dolcissimo e con dei rasta che (non scherzo) sfiorano il pavimento! Sara’ lui a guidarci in questo gioco di ritmi alternati, un’oretta di sfogo che finisce con le mani quasi insensibili… Sono le otto e mezza quando finiamo e qui si respira gia’ l’aria di fine giornata.. la gente si avvia verso le stanze, qualcuno passa a prendere una tisana dal refettorio.. che cosa insolita nella mia vita andare a dormire presto.. ma manca ancora una tappa importantissima. Torno nel mio piccolo ‘dorm’, prendo il necessario, e vado a concludere la giornata in una piccola piscina a idromassaggio nei fondi del palazzo.. la luce e’ tenue, l’acqua caldissima. Ci sono poche altre persone che come me hanno scelto questo come momento di relax conclusivo della giornata. Fantastico.

Risalgo al piano principale rigenerata, passo dal refettorio dove sono sempre a disposizione the, tisane e limonata. Riempio la mia tazza di una tisana rilassante e mi fermo in una saletta con dei tavolini a scrivere un po’.

Mi sento serena, profondamente in pace. Curiosa di scoprire questo ambiente, che mi ispira familiarita’, fiducia, calore.

Finalmente alle dieci e mezza riesco a coricarmi, e poco dopo.. sono gia persa nei miei sogni.

1 commento:

  1. Ancora, ancora...è un pò come essere stati lì con te...aspetto impaziente "racconti di vacanze...2", anzi, perchè non organizziamo seratina e me lo racconti davanti ad una bella tisana...o meglio una bella birrozza!:)

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